martedì 25 marzo 2014

10 SPORCHE MIGLIA MALADENSI

Sabato sera vigilia della 10 miglia maladense come consuetudine contatto Valerio per gli ultimi dettagli e per sensazioni e stato di forma fisico in vista della gara. Valerio mi rivela di sentirsi in forma e così gli sparo la gufata "domani vai a podio", lui mi riattacca il telefono in faccia.
Per quanto mi riguarda mi sento abbastanza in forma e gli allenamenti specifici che ho eseguito nelle ultime settimane tra i quali guado multiplo del Temuncio al chiaro di luna, mi danno fiducia... Domani corro proprio nelle strade di casa e vorrei fare una buona prestazione per i tifosi che mi seguiranno lungo il percorso.
Domenica mattina ritrovo in Cantina Val Leogra ritiro pettorale e soliti problemi di installazione chip alla scarpa. Foto di gruppo con i compagni fulminei e veloce riscaldamento in zona retro Deroma.
Ore 9 e 30 ... 3...2....1.... Viaaa... Per oggi ho scelto di partire ad un ritmo abbastanza aggressivo già dai primi metri che spero di riuscire a mantenere fino all'arrivo... I primi km tengo a bada il respiro, supero qualche atleta e mi godo la splendida giornata e il paesaggio che ben conosco. Molto suggestivo il passaggio in corte di Pietribiasi dove fanno mostra di se mezzi agricoli marchiati New Holland, Case IH e John Deere...
Passata la corte mi superano un paio di runners che, visto il ritmo non impossibile, decido di utilizzare come lepri... Ci fiondiamo in "strada fonda" luogo dove occasionalmente mi cimento nelle ripetute in leggera pendenza, che per l'occasione si è trasformata in un fiume tanto che rischio di minarmi... Un km dopo circa si torna sull'asfalto località "Vezzaro" e si procede in direzione contrà Martinè dov'è previsto il ristoro, passaggio prima per il letamaio di Martini poi per quello di Strobe e tiro dritto al ristoro, da qui un lungo rettilineo che porta dritto a casa mia nonchè sede P&P... In prossimità di casa secca svolta a destra e tifo da stadio by mia mamma, mio papà e Tony ( Tony mi aveva confidato di aver progettato dei giochi d'acqua eseguiti mediante canna dell'acqua per rinfrescarci in caso di giornata calda e la delusione è stata tanta nell'essere incappati in una giornata di pioggia)... Da qui attravarsamento della "strada della Molina" e di nuovo in sterrato attraverso stalla "Cazzola" dove solitamente sono presenti dei temibili ochi che per l'occasione evidentemente sono stati rinchiusi, da qui inizia una cavedagna all fango che impone massima attenzione compreso salto del ruscello... Le gambe reggono ancora bene e l'azione risulta ancora fluida, non mollo niente. Dopo qualche centinaio di metri fortunatamente si torna su asfalto in direzione "Vacheta" (piccola vacca in italiano), passato il famoso centro svoltiamo in direzione Villaverla e passiamo il temibile ponte sul Temuncio che presenta pendenze abbastanza impegnative, sono ancora incollato alle lepri dei primi km ma le gambe cominciano ad indurirsi e mancano ancora 5 dannati km. Dopo un veloce tratto di asfalto torniamo su terra vengo raggiunto e superato da un trio di moschettieri Fulminei. Mancano tre km tutti asfatati fino all'arrivo ed entro in modalità sopravvivenza con occhi puntati sulla chiesetta di San Rocco che si trova abbastanza vicina all'arrivo. Una volta raggiunta sparo tutto fino all'arrivo in corte Granda e stoppo il cronometro a 1:09:09 con una media di 4 e 17 min/km.
Subito mi informo di Valerio e mi da la bellissima notizia della sua terza posizione con 00:57:25 media 3 e 34 min/km circa....
Vengo anche informato di rovinose cadute e problemi di fango negli occhi per famosi top runner ai quali auguro una pronta guarigione.
Dopo la veloce doccia e le premiazioni con intervista di Valerio per Sky Sport ci dirigiamo nel noto ristorante al Molino dove scatta un terzo tempo da paura con i compagni fulmine!!
Terzo tempo che personalmente è durato 11 ore dove ho cercato di reintegrare al meglio i liquidi persi....
Un saluto a tutti e ringraziamento speciale ai compagni fulminei per la splendida giornata passata assieme.


Particolare del km 7 il giorno precedente la gara
Valerio e Matteo prima della partenza fanno segno positivo
Valerio e Matteo si scambiano le impressioni di gara all'arrivo


Valerio viene intervistato da Sky Sport
Matteo sfoggia una strana pettinatura verso la fine del terzo tempo

sabato 8 marzo 2014

PAZZIA PORTAMI VIA

Da circa inizio settimana mi ero prefisatto un' uscita sabato mattina (08/03/2014)  in bici da corsa visto le ottime previsioni meteo e invece per impegni dell'ultima ora ho dovuto ribaltare le cose, così in tardi mattinata ho deciso di indossare zainetto ultra-trail con camel bag da 1,5lt e via si va...si va dove penso?!?!?!...
Booooh non so e così studio un percorso misto collinare di un pò di km...
Primi km procedo direzione Malo ovviamente per la my road zone training (interna San Tomio) e così giungo nella cittadina maladense.....Proseguo per Case di Malo, San Vito, Ca' Trenta e giungo a Magrè.

Da qui la pazza idea di andare fino al noto ponte della gogna (località tra Torrebelvicino e Poleo).....Per poi da lì procedere fino alla strada che conduce da Poleo a Santa Caterina...affronto la salita con calma senza forzare (lunghezza salita di circa 7km ma con pendenze da non sottovalutare e boscaioli sempre in agguato).....Arrivato alla chiesetta posta a circa 750m di altitudine, breve ristoro tutto allietato dalla soave armonia delle campane.

Riprendo il viaggio verso la strada che conduce al passo Xomo ma svolto prima a sinistra in direzione Enna e via in discesa, metto in folle e lancio le gambe lasciandole al proprio destino.......Finita la discesa sono nuovamente nei pressi di Torrebelvicino...mi fermo al cimitero 5min. per abbeverarmi (guardo se trovo la mia foto nella bacheca pigrafe) faccio il pieno di energia e poi riprendo la strada di casa.

Negli ultimi km di questa dura prova primi segni di sbandamento, ma non mollo.....Noto anche gente con capelli fucsia lungo la via di casa, ma forse son solo mie allucinazioni.....Finalmente arrivo at home, come Forrest Gump nel frattempo mi è cresciuta la barba e capelli, dò un'occhiata al polar e lo stoppo per chiudere la sessione.

Resoconto finale afferma 52km tot. a una media tot. 04:21 ma i  numeri non hanno una grande importanza...esperienza veramente magnifica per non parlare dell'ottima cornice fatta da questa stupenda giornata quasi primaverile...sono "leggermente" stanco amici...ma molto soddisfatto e "felicio"cit. Matteo...
Tante idee pazze future mi frullano in testa ultimamente, ma forse resteranno solo idee, forse no, chi vivrà vedrà...
Ciao cari amicici.


Animale tipico dei colli vicentini

mercoledì 5 marzo 2014

IL SUMMANO TI DA' UNA MANO

Questo sabato appena trascorsco il sottoscritto e il mio amico nonchè compagno runner Matteo abbiamo dato vita ad un allenamento trail un po' particolare, per tutto ciò abbiamo scelto come luogo di sfogo e armonia il monte Summano...zona molto battuta da podisti di fama internazionale che si allenano in vista di grandi appuntamenti.
Ore 8:30 circa prendiamo il via dal parcheggio della chiesa di Santorso, situata vicino al noto bar "Corte Sconta"...senza prima aver ricevuto le dovute grazie da una simpatica suora passata nelle vicinanze.....Nei primi km  l'euforia la fa da padrone e così decidiamo di scambiarci complimenti a vicenda su accessori e vestiario da veri professionisti del settore ultra-trail...procediamo direzione cimitero per aggirare il santuario e prendere il sentiero denominato "via crucis"...primi km davvero intensi con pendenze non indifferenti...si fatica, ma procediamo spensierati immersi nella natura e il silenzio regna sovrano.....Avanziamo ancora e intanto la temperatura cala nettamente e l'altitudine aumenta drasticamente metro dopo metro.
Arrivati quasi a pra' minore, all'altezza dove Gesù venne spogliato Matteo comincia a dare i primi segni di cedimento così decidiamo di lasciarci momentaneamente per poi ritrovarci in cima.
La croce è lì, la vedo e così non mollo, il fiatone aumenta, ma la voglia di arrivare alla vetta è molta...passo dopo passo il sentiero è sempre più innevato e inizia pure a nevicare, passata la chiesetta Girolimina i cm di neve al suolo sono una ventina e la croce del Summano è lì a pochi metri.
Ormai è fatta, raggiungo la nota croce posta a circa 1290m di altezza. Aspetto con ansia Matteo, ma dopo qualche minuto causa vento e bufera di neve decido di scendere.
Scendendo nei pressi dela chiesetta noto Matteo spaesato che sta consultando i percorsi su di una cartina, evidentemente la mancanza di ossigeno gioca brutti scherzi, così gli faccio strada e lo porto alla croce. Raggiunta la cima nuovamente, veloce foto di rito dove Matteo riesce a sfoderare un ghigno che non promette nulla di buono.
Per cause climatiche avverse decidiamo di abbandonare la cima il più velocemente possibile, Matteo sembra molto divertito e si lancia a modi bob sulla neve. Raggiunta nuovamente la chiesetta prendiamo un sentiero a caso sperando ci porti all'Angelo ed è qui che nell'unico tratto pianeggiante appoggio il piede su un pezzo di legno nascosto dalla neve facendo un carpiato di tutto rispetto, atterrando sulla spalla, tutto questo sembra molto divertire Matteo che ormai è completamente partito per la tangente della pazzia.
Constatato di non essermi rotto niente riprendiamo la discesa a folle velocità, Matteo disegna delle traiettorie perfette lungo il sentiero, alternando tratti sul sentiero a tratti sul bosco. Le caviglie sono messe a dura prova e Matteo esegue dei strani passi incrociando ripetutamente i piedi per non scivolare nel fango, la cosa mi diverte assai. Nonostante tutto le mie Puma sembrano reggere bene ed in un battibaleno arriviamo alla chiesetta dell'angelo e siamo in centro a Piovene, a questo punto torniamo a Santorso con l'idea di risalire per la via crucis fino a prà minore, una volta imboccata nuovamente la salita e aggirata la chiesa Matteo accusa il colpo e decide di rallentare, io proseguo fino a prà minore. Al ritorno ritrovo Matteo sul sentiero in uno stato confusionale che continua a ripetere strane parole tra le quali riesco a comprendere solamente birraaaa. Ritorniamo in corsetta alla macchina chiudendo con un buon 28km e dislivello di circa 1500m e così decidiamo di festeggiare sotto la pioggia danzando a petto nudo e muovendo solo le braccia e la testa.
Al ritorno alla guida sono talmente provato che non riesco a superare i 55km/h.
Nel pomeriggio abbandono il mio amico Matteo alla sua amata birra e mi curo le gambe mediante l'elettro-stimolazione.



Immortalati sotto la vetta


Ghigno malefico di Matteo